2^ PROVA ITALIANO MONTAGNA

Tutto pronto a Premana per il grande ritorno della Giir di Mont. Sabato, il primo importante appuntamento del weekend è con il Giir di Mont Uphill, percorso neonato di soli 9 km con un dislivello positivo di 1040 metri in cui gli atleti italiani si sfideranno per conquistare il titolo assoluto del CampionatoItaliano di Corsa in Montagna.

La prova tecnica di sola salita è infatti la seconda decisiva prova dopo quella di salita e discesa svoltasi a Gazzaniga (BG) il 5 giugno scorso con la Corsa del 70° La Recastello.

Il nuovo tracciato sarà anche valido come gara per la specialità short uphill (gara di sola salita) per la Valsir WMRA Mountain Running World Cup 2022. Il percorso del Giir di Mont Uphill parte dal fondovalle, in località Giabbio a quota 750 metri ed imbocca l’antica strada militare che risale la valle costeggiando il fiume Varrone, con un tratto in leggera salita fino a raggiungere la località Gebio, dove ha inizio la prima asperità del tracciato, un tratto dove le pendenze si fanno più severe delineando una tecnica salita che raggiunge l’abitato di Premana a 1000 metri di altitudine. Le pendenze danno quindi un po’ di tregua in un suggestivo passaggio tra le strette vie del centro storico, ma presto si torna a salire riabbracciando il tipico paesaggio alpino che alterna splendidi boschi a pascoli assolati; è la parte centrale del percorso che ripercorre parte della prova dei mondiali di corsa in montagna Premana 2017 e si configura come un tratto misto dal punto di vista tecnico; le pendenze variabili regalano zone più corribili intervallate da brevi salite di differente difficoltà, ed infine concedono un breve tratto in discesa che concede un po’ di fiato alle gambe in vista dell’ salita finale. Dopo aver passato una stretta valle ha inizio la parte finale del percorso, che si rivela una lunga salita dalle pendenze impegnative: il campo di sfida perfetto per gli scalatori più puri con un guadagno di quota di circa 400metri su una distanza di poco più di 1200 metri che si snoda nel bosco ed infine sbuca in una ripida radura ai piedi delle baite dell’Alpe Solino, arrivo della gara a  1618 metri, alle pendici del Pizzo Alto, offrendo uno spettacolare panorama che farà da sfondo per l’incoronazione del re della corsa in salita. Per la cronaca nella categoria Juniores maschile dominio dei nostri atleti gialloneri dove il campione europeo di corsa in montagna Elia Mattio, attacca e sfinisce uno ad uno i suoi avversari e inventandosi una progressione mostruosa, vince la gara con il tempo di 31’23”, a seguirlo è proprio Simone Giolitti, con il tempo di 32’31”. Nella stessa categoria buona prestazione per Nicolò Beitone, che giunge al traguardo 22esimo.

Nella categoria Juniores femminile 6° e 7° posto per Matilde Bagnus e Fabiana Valente.

Mentre l’Assoluta femminile 5°posto assoluto e 1°italiana quindi vince il titolo italiano Francesca Ghelfi, con il tempo di 57’53”.

Gli Assoluti maschili vedono giungere al traguardo di questa difficilissima gara, in cima alla salita finale, il capitano Simone Peyracchia, Manuel Solavaggione, Mattia Einaudi, Davide Mattio, Lorenzo Secco, Gabriele Barile, Ignazio Silvestro.

Domenica, secondo appuntamento con il tradizionale Giir di Mont da 32 km e 2400 metri di dislivello positivo e il Mini Giir di Mont da 18 Km e 1110 metri di dislivello positivo. La classica da 32 kmè valida per la classifica World Athletics VALSIR Mountain Running World Cup categoria long distance. Intorno alle 7:45, 270 runner hanno preso parte alla gara da 32 km, poco dopo le 8 al via anche la carica dei 180 atleti del giro corto da 18 km.

Nella categoria Assoluta femminile 6°posto per Martina Chialvo e buona prestazione per Morena Almonti nella mini.

Portano a termine la gara Luca Dalmasso e Pierluigi Lovera, Marco Degiovanni nella lunga.Marco Barile e Fabrizio Giai, nella corta.

Dopo queste super prestazioni abbiamo chiesto ad alcuni dei protagonisti, le impressioni della gara… Che così hanno commentato.

ELIA: “Quest’anno gli obbiettivi erano tanti, per ora ne abbiamo centrati due. Dico "abbiamo" perché credo che tutti questi risultati siano frutto di un lavoro di squadra. Riuscire ad allenarsi in gruppo ha un valore inestimabile. Oltre ai compagni di squadra, dietro alle gare c'è la mia famiglia che mi supporta in ogni difficoltà, ma soprattutto c'è il mio allenatore Giulio che riesce sempre a farmi tirare fuori quel qualcosa in più”.

SIMONE: “La cosa che mi ricorderò per sempre saranno le parole che mi ha detto Giulio oggi due cognomi me ne hanno ricordato uno solo! riferendosi ai Dematteis. Lo ammetto, non sarei nessuno senza Giulio. Ma anche senza Elia, Manuel (il nostro papà sportivo) e a tutto il nostro gruppo di allenamento della podistica, su cui potrò sempre contare, a livello atletico, ma soprattutto a livello umano! Questa gara è solo il frutto di tutto questo bellissimo ambiente che è la podistica, perciò è grazie a loro se sono l’atleta che vedete oggi”.

FRANCESCA: “Questa gara è stata un regalo. Sono partita per passare due semplici giorni di corsa e di squadra, contenta di partecipare e senza aspettarmi risultati importanti, non ho preparato particolarmente questa gara. Invece mi è stata regalata una gara in rimonta, delle gambe che credevo di non avere più, un titolo italiano e un arrivo col sorriso. Ho dato quello che potevo dare, non so se tanto o poco ma il risultato è stato proprio un bel regalo”.

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