Numeri dicevamo… 17 gialloneri per 21 km con 1330 d+ e 1050 d- , in cerca di grandi prestazioni e di una bella esperienza da aggiungere al bagaglio sportivo personale di ognuno. Trasferta umida ma meno di quanto previsto, trasferta dove il cibo (e non solo quello ) non è di certo mancato, trasferta di un bel gruppo varaitino che festeggeremo martedì post allenamento con un “ aperitivo” in spogliatoio.
La gara, trofeo Nasego, storico e mai così qualificato come quest’anno tra stranieri e campionato italiano, con gli organizzatori in cerca di una vetrina importante per provare ad entrare nella World Cup.
Percorso bello, con una prima parte che i ciclisti definirebbero “mangia e bevi” , colma di continui up&down, ed una seconda dove si sale ripido fino al gpm del rifugio Nasego, e poi si scende sul tecnico, con i quadricipiti stanchi, per arrivare al traguardo. Negli uomini, chapeau all’ex Martin, che dopo 8 anni, ritorna al vertice in Italia e chiude la gara al quinto posto dietro ad un inglese, 2 francesi ed un keniano.
I nostri, escludendo dalla classifica i 6 stranieri che ci hanno sopravanzato, ecco che arriviamo al 14esimo posto di Manuel, conquistato con una discesa finale da kamikaze dopo una prima parte di gara con gambe imballate, dove la testardaggine del “non mollare” ha pagato bene.
Soddisfacente la gara in rimonta costante di Danilo e Simone, che con una buona gestione tattica recuperano i “cadaveri” nella seconda parte e chiudono 24esimo e 27esimo, appena qualche minuto davanti all’ormai non più sorpresa Mattia, 33esimo e sempre più carico ! Bravo a tenere duro anche Giovanni, al rientro da un infortunio che lo ha tenuto fuori un mese e che per forza di cose ha condizionato il suo stato di forma.
Poco distante ecco un grande Davide ( il talento c’è ed in discesa lo sfodera tutto ) con a seguire Andrea ( chiude in bellezza la stagione agonistica prima delle vacanze…from Verzuolo to Santiago in 3 mesi) , Luca (polivalente , da ultratrail a 5000 a skyrace in 20 giorni), Icio (nelle long distance sempre buone prestazioni) , Mauro ( grande per organizzazione e spirito di squadra ma si difende bene anche in competizione , specialmente quando si scende) e Piero (lo storico giallonero aggiunge un’altra celebre gara nel curriculum).
Riassumiamo in due parole ? SILVER MEDAL ! Ed adesso, possiamo passare a loro, il super sestetto che ci porta sul tetto d’Italia con una brava Alice al rientro in gara dopo 7 mesi di infortunio, una caparbia Cate nonostante la giornata no e con Cristina, in costante miglioramento e davanti anche al presidente.
Nona assoluta e quinta italiana (!) è Martina, a suo agio nella salita ripida e certezza assoluta appena le gare si allungano. Ed anche qui riassumiamo, comprendendo già anche le prossime righe: GOLD MEDAL!
Ecco però il piatto forte, le sorelline timide ma terribili. Abili i compagni di squadra a mantenerle tranquille e senza pressioni fino allo sparo … da lì in poi è pura poesia atletica. Partenza cauta, lasciando al comando le favorite, e poi step by step ecco che inizia la “remuntada”, con la salita ripida finale che ben figurerebbe anche nell’assoluta maschile!
Bronzo Francesca, felice, sorridente, per quel che è il primo risultato “storico” della sua vita… martedì mattina esame universitario, ma alla sera un doppio brindisi la aspetta. Last but not least , the Queen , la regina Erica. Il tricolore si tinge di giallonero dopo anni , con una prestazione monstre a soli 2 minuti dalla campionessa del mondo Murigi!
Emozionante l’arrivo , gli abbracci dei compagni e quelle lacrime di timidezza ed incredulità sul volto, prendendo coscienza di un’impresa sportiva “oltre le righe” , che le permette di godersi l’ Inno di Mameli e la maglia di campionessa Italiana!
Grazie a chi dirige ( Mauro , direzione top) e grazie a chi allena ( Giulio , assente sul campo ma emozionato da casa , aggiorna un curriculum già pieno di medaglie) … certe giornate ripagano gli sforzi e riempiono il cuore (giallonero)!
